Fondazione Telecom Italia

La Fondazione Telecom Italia (FTI) è una fondazione d’impresa di tipo prevalentemente erogativo, che opera sul territorio nazionale italiano e nei territori dove il Gruppo Telecom Italia è istituzionalmente presente. La Fondazione persegue i propri obiettivi attraverso l’assegnazione di contributi a iniziative proposte da soggetti e associazioni senza fini di lucro, nelle seguenti aree:

  • il campo del sociale
  • l'educazione, la formazione, l'istruzione e la ricerca scientifica
  • la tutela del patrimonio storico-artistico italiano

Bando 2010 "I beni culturali invisibili”: una risorsa italiana da valorizzare

La Fondazione Telecom ha pubblicato un bando dal titolo I beni culturali invisibili: una risorsa italiana da valorizzare(apre una nuova finestra), che rimarrà aperto fino al prossimo 31 dicembre 2010.

Regole di partecipazione e procedure interne

Le regole di partecipazione prevedono che ogni ente possa presentare al massimo un progetto.

Nel caso delle Università, tale numero è stato aumentato fino ad un massimo di cinque progetti, di strutture diverse (Dipartimenti e Centri di Ricerca).

Al fine di poter organizzare al meglio la partecipazione al bando da parte di UNIMI, i Direttori di Dipartimento e dei Centri sono invitati a raccogliere entro le proprie strutture eventuali preproposte e a segnalare alla Divisione Servizi per la Ricerca una sola proposta per Dipartimento/Centro.

I potenziali interessati, preventivamente autorizzati dai propri Direttori di Dipartimento/Centro, dovranno inoltrare una manifestazione di interesse via e-mail (sportello.ricerca@unimi.it) entro e non oltre il 25 novembre 2010 ore 12:00, compilando il form scaricabile dal box sottostante. 
 
Tutti coloro che trasmetteranno una preproposta saranno informati per tempo in merito al numero di preproposte pervenute alla Divisione Servizi per la Ricerca e alla eventuale necessità da parte di UNIMI di attivare una selezione interna. Per evitare questo passaggio, si suggerisce la più ampia collaborazione tra i gruppi di ricerca dell'Ateneo.

Tipologia progetti presentabili

Alcuni esempi di “beni culturali invisibili” previsti dal bando:

  • l’arte invisibile che giace nei depositi dei musei italiani;
  • un cosiddetto “bene minore” non sufficientemente visibile all’interno della dimensione locale di riferimento;
  • beni o raccolta di beni che non sono adeguatamente fruiti dalla cittadinanza e che potrebbero essere trasformati in un fattore di reale conoscenza ed educazione interculturale, soprattutto a favore delle fasce più giovani della popolazione;
  • il paesaggio, con riferimento in particolare a insediamenti umani dove l’azione dell’uomo sulla natura ha prodotto trasformazioni virtuose.

Attività ammissibili

I progetti potranno prevedere attività che permettano l’acquisizione di nuove conoscenze sui “beni culturali invisibili” e ne incentivino il “rilancio” accrescendone il valore culturale il valore culturale (ma anche economico) e l’attrattività nell’assoluto rispetto del contesto (museale, territoriale, paesaggistico ecc.) in cui il bene è inserito e rafforzando l’integrazione con la comunità locale attraverso nuove forme di coinvolgimento turistico legate alla cultura e alla dimensione economica del territorio, promuovere percorsi di educazione ad una cittadinanza attiva e consapevole.

Con tali finalità i progetti potranno prevedere:

  1. la realizzazione di studi e ricerche di interesse scientifico finalizzati a far emergere un nuovo interesse per la “risorsa invisibile” e costituiscano una solida base per interventi e progetti di valorizzazione e di recupero della risorsa stessa;
  2. la definizione di modalità espositive del bene che siano originali, innovative e attrattive;
  3. la realizzazione di iniziative pubbliche di coinvolgimento della popolazione finalizzate a rendere i beni visibili e accessibili sia alla cittadinanza locale sia ai turisti;
  4. l’utilizzo delle tecnologie per rafforzare la visibilità, diffondere la conoscenza e favorire la fruizione del bene. Ad esempio: le tecnologie multimediali; le tecnologie informatiche; le tecnologie di comunicazione.

Saranno esaminati anche progetti che comportino interventi di riqualificazione del paesaggio purché diano siano coerenti con le finalità del bando.

Il bando non prevede il finanziamento a progetti basati sulla nozione del restauro, a meno che un’attività di recupero non sia funzionale al progetto di valorizzazione.

Destinatari del bando

Il bando è destinato ai soggetti titolari della disponibilità del bene (o dei beni) interessato dal progetto, oppure a soggetti terzi purché il progetto preveda l’accettazione del progetto da parte del legittimo proprietario e/o del titolare della disponibilità del patrimonio coinvolto dal progetto. Condizione essenziale è che il soggetto proponente non abbia finalità di lucro.

In base a questo principio sono soggetti eleggibili:

  • Associazioni di Protezione Ambientale (art. 13 legge 349/1986);
  • Onlus iscritte all’anagrafe unica di cui al d.lgs. 460/97;
  • Organizzazioni di volontariato iscritte ai registri di cui alla L. 266/91;
  • Associazioni di Promozione Sociale iscritte ai registri di cui alla Legge 383/2000;
  • Fondazioni ed Associazioni riconosciute;
  • Cooperative Sociali iscritte agli albi regionali;
  • Imprese Sociali iscritte al registro imprese, sezione imprese sociali;
  • Università (Statali e non statali riconosciute per rilasciare titoli aventi valore legale);
  • Consorzi ed Associazioni Temporanee di Scopo costituite fra soggetti di cui ai punti precedenti.

Nell’ipotesi di partnership, dovrà essere individuato un soggetto capofila che coordinerà i rapporti tra i diversi soggetti e con Fondazione Telecom Italia, sarà responsabile dell’invio del progetto e di tutte le fasi di implementazione dello stesso inclusa la rendicontazione. Il capofila, inoltre, sosterrà la maggior parte degli oneri previsti nel piano economico complessivo del progetto.
Ogni soggetto proponente potrà presentare al massimo una richiesta di contributo, sia esso partecipante in qualità di ente capofila o di ente partner.
È considerato titolo di merito il coinvolgimento di Enti pubblici.

Durata dei progetti

I progetti selezionati dovranno essere realizzati e completati entro un periodo compreso tra i 12 ed i 18 mesi.

Ammontare del contributo

Il contributo economico erogabile da parte di FTI per singolo progetto dovrà essere compreso tra un minimo di euro 250.000 ed un massimo di euro 500.000. Il contributo sarà versato per rimborsare al soggetto beneficiario fino all’80% dei costi inerenti la completa attuazione del progetto, compreso il monitoraggio, e per tutte le attività gestionali correlate (solo a titolo di esempio: amministrative, logistiche, tecniche, ecc.). Il contributo verrà erogato in 3 soluzioni: la prima a titolo di anticipo pari al 30% del finanziamento, la seconda a metà progetto e pari al 35% del contributo, la terza a saldo e previa presentazione della rendicontazione finale.

Termine di presentazione dei progetti

Data ultima e irrevocabile di presentazione dei progetti è il 31 dicembre 2010. I progetti potranno pervenire a FTI unicamente attraverso l’apposita procedura che è disponibile sul sito della FTI.

I proponenti dell’Università degli Studi di Milano, per accedere alla procedura, dovranno ricevere delle password dallo Sportello Finanziamenti per la Ricerca, che potrà rilasciare un numero massimo di 5 accessi, come previsto dal bando e negoziato con la Fondazione Telecom.

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