La Consigliera di Fiducia

La Consigliera di Fiducia dell'Università degli Studi di Milano è una figura specializzata, esterna ed imparziale, che partecipa alla promozione e costruzione di un ambiente di lavoro improntato al benessere del personale d'Ateneo (Decreto legislativo n. 81/2008).

I compiti della Consigliera

Durante incontri garantiti da massima riservatezza, la Consigliera di Fiducia offre uno spazio di ascolto per tutti i lavoratori e le lavoratrici che subiscono e vivono situazioni di particolare disagio sul lavoro, a causa di comportamenti discriminanti, molestie sessuali e vessazioni psicologiche assimilabili al fenomeno del mobbing.

In stretta sinergia con l'Amministrazione, la Consigliera si occupa di:

  • accertare condotte vessatorie, molestie e discriminazioni denunciate anche attraverso le testimonianze di altri lavoratori, l'accesso ad atti e documenti amministrativi, a luoghi, uffici o strutture dell'Ateneo
  • gestire e - se possibile - risolvere i casi concreti rilevati
  • identificare fattori relazionali e organizzativi all'origine del disagio
  • proporre all'Amministrazione le soluzioni ritenute più opportune per garantire l'immediata cessazione di condotte discriminatorie o lesive della dignità della persona
  • elaborare proposte per prevenire il rischio stress lavoro correlato
  • interagire con il Comitato Unico di Garanzia (CUG), per definire strategie che promuovano un clima organizzativo finalizzato al benessere lavorativo di tutto il personale d'Ateneo
  • partecipare alle riunioni del CUG - senza diritto di voto - se l'ordine del giorno prevede la sua presenza.

Ricevimento

Dal 1° febbraio 2022 la Consigliera di Fiducia di Ateneo è l'avvocata Silvia Belloni.

La Consigliera riceve, su appuntamento, ogni lunedì e giovedì dalle ore 14 alle 18 nella sede di via Santa Sofia, 11 (piano seminterrato) e da remoto con collegamento sulla piattaforma Zoom.
Per prenotare un appuntamento scrivere via e-mail a consigliera.fiducia@unimi.it.

Durante gli incontri è garantita la massima riservatezza. Le informazioni e le testimonianze raccolte potranno essere aggregate e utilizzate - in forma totalmente anonima - per elaborare proposte di prevenzione del rischio stress lavoro correlato e di miglioramento della qualità della vita lavorativa in generale.

Chi usufruisce del servizio, riceve dalla Consigliera un certificato e può motivare l'assenza dal lavoro in diversi modi:

  1. con il giustificativo online "Consigliera di fiducia", allegando il certificato che dovrà essere poi validato dal responsabile
     
  2. usufruendo della fascia di flessibilità della pausa - 2 ore tra le 11.45 e le 14.45 - e inviando all'Ufficio timbrature il giustificativo rilasciato dalla Consigliera. In questo caso non si dovrà ricorrere al giustificativo online, ma il responsabile potrà comunque vedere che in quella giornata il dipendente ha fruito della rettifica delle ore ma senza alcuna altra indicazione
     
  3. usando un altro tipo di giustificativo online come esigenze personaliriposo compensativo, che non deve essere motivato ma recuperato, perché considerato parte dell'orario di lavoro.