Bando Costruire Futuro per le donne vittime di violenza edizione 2021

Caratteristiche generali

Il Bando “Costruire Futuro per le Donne Vittime di Violenza” nasce su iniziativa dell’Associazione Per Milano in collaborazione con la Fondazione di Comunità Milano per promuovere programmi di supporto, sostegno e recupero di famiglie e/o singoli individui di sesso femminile colpiti da fenomeni di sopraffazione, violenza domestica e/o altre forme di violenza fisica o psicologica, anche in risposta all’incremento di casi, segnalati e non, durante la fase dell’emergenza COVID-19.

Lo spirito del bando è molto operativo, per questo i destinatari delle iniziative proposte dovranno appartenere ad una o più delle seguenti categorie:

  • donne vittime di violenza o di abusi, con o senza figli,
  • donne potenzialmente vittime di violenza,
  • uomini autori di violenza, questi ultimi limitatamente alle azioni volte a prevenirne la recidiva,
  • comunità di stranieri
  • bambini/e delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

La SCADENZA del bando è fissata per il 22 marzo 2021 ore 17.00.

Il bando prevedere una richiesta di contributo non inferiore a € 50.000 e non superiore a € 250.000.
È fatto divieto alle organizzazioni beneficiarie del contributo di riversarlo a loro volta a favore di altri enti.
L’importo del contributo stanziato dalla Fondazione di Comunità Milano non potrà superare il 70% del costo complessivo del progetto. La restante copertura del costo di progetto dovrà essere garantita dall’ente proponente attraverso risorse proprie o altre fonti.

I progetti potranno avere durata massima di 24 mesi e dovranno obbligatoriamente prevedere l’inizio dopo il 21 giugno 2021.

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Ambiti di intervento

Partendo dalle priorità di intervento individuate da Regione Lombardia, ente preposto alla gestione dell’Albo regionale dei Centri Antiviolenza, delle Case Rifugio e delle Case di Accoglienza, e dalla Prefettura di Milano, molto attiva nel supporto ad iniziative di reale impatto sul territorio, il Bando intende sostenere iniziative in uno o più dei seguenti ambiti:

1. potenziamento dell’offerta di accoglienza di:

  1. Centri Antiviolenza (come luoghi di emersione, orientamento e, nella gran parte dei casi, risposta sociale alle vittime di violenza);
  2. Case di Accoglienza di primo e pronto intervento, strutture protette anonime (Case Rifugio) al fine di migliorare l’offerta o incrementare il numero dei posti disponibili per ospitare donne sole o con figli (case adeguatamente attrezzate in funzione dell’età, numerosità ed esigenze dei minori);

2. potenziamento dei servizi di accompagnamento all’autonomia:

  1. servizi legati all’abitare: case di seconda accoglienza per donne sole o con figli che necessitino di ospitalità nel medio/lungo periodo, non avendo a disposizione altre soluzioni abitative, che ne garantiscano la sicurezza personale e/o forme di sostegno erogate dai Centri Antiviolenza per canoni di locazione e percorsi di housing sociale;
  2. servizi legati all’orientamento, alla formazione e all’inserimento lavorativo per donne ospiti o in uscita da percorsi di protezione, anche attraverso la costituzione di coalizioni di aziende disponibili ad attivare in via continuativa forme di accesso privilegiato al mercato del lavoro.

3. percorsi formativi per uomini autori di violenza mirati a prevenire la recidiva e favorire l'adozione di comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali;

4. formazione delle comunità straniere presenti sul territorio, attraverso la rete consolare, le comunità latinoamericane, asiatiche e arabofone, anche avvalendosi di esperienze vissute, con l’obiettivo di raggiungere in modo capillare donne straniere vittime di violenza, al fine di favorire la conoscenza e l’utilizzo dei servizi e dei canali di assistenza disponibili sul territorio;

5. interventi volti al miglioramento dell’accessibilità dei Centri Antiviolenza per donne con diverse disabilità che subiscano violenza di genere con percorsi formativi ed adeguamento delle sedi e degli strumenti di comunicazione e sensibilizzazione;

6. abilitazione delle comunità territoriali quali antenne per favorire l’emersione delle violenze sommerse, attraverso percorsi di formazione per i “leader” di comunità, le organizzazioni e gli stakeholder al fine di renderli capaci di riconoscere il fenomeno, segnalarlo ed operare un primo orientamento o un supporto preventivo;

7. APP, soluzioni e/o piattaforme software volte a rafforzare le misure preventive anche attraverso la costituzione e l’analisi di basi dati o l’utilizzo di dinamiche di machine learning;

8. realizzazione di percorsi di prevenzione precoce alla violenza o di campagne di promozione culturale di contrasto alla violenza sulle donne e sul tema degli stereotipi di genere per le scuole, in particolare primarie e delle secondarie di primo grado;

9. iniziative volte al sostegno economico, educativo e psicologico dei bambini/e che hanno assistito a forme di violenza domestica.

ATTENZIONE: Ad eccezione dei punti 3, 6 e 8, i progetti dovranno obbligatoriamente prevedere nel partenariato soggetti delle Reti Antiviolenza e/o enti iscritti all’Albo regionale dei Centri Antiviolenza, delle Case Rifugio e delle Case di Accoglienza istituito da Regione Lombardia ai sensi dell'art. 3 della l.r. 3 luglio 2012, n. 11.

Saranno ritenuti soggetti ammissibili enti privati senza scopo di lucro ed enti pubblici.
Gli enti pubblici sono ammissibili in partenariato (come capofila o partner) con enti privati ammissibili.

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Progetti NON ammissibili

Non saranno considerati ammissibili:

  • i progetti non coerenti con le finalità del bando;
  • interventi generici non finalizzati ove non sia precisata la tipologia di progetto, gli obiettivi da raggiungere, le strategie e i tempi di realizzazione, il piano economico e le fonti di copertura;
  • interventi a sostegno dell’attività ordinaria o istituzionale delle organizzazioni richiedenti, non finalizzate alla realizzazione di un progetto specifico;
  • interventi già realizzati ed in parte eseguiti al momento della presentazione della domanda e la relativa copertura di debiti e/o di spese pregresse;
  • progetti relativi a corsi, borse di studio, master, seminari e convegni in ambito universitario;
  • iniziative presentate da un’organizzazione, ma realizzate da altro ente o a totale beneficio di un ente terzo;
  • interventi già presentati sul Bando 57 o finanziati da Fondazione di Comunità Milano.

ATTENZIONE: Ciascun ente proponente (Dipartimento nel caso delle Università) può presentare una sola proposta progettuale in qualità di ente coordinatore. Potrà altresì presentare non più di due proposte progettuali come ente partner.

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Presentazione domande

Le domande dovranno essere presentate accedendo all’area riservata dal sito della Fondazione di Comunità Milano.  
Si sottolinea che l’istruttoria e la valutazione dei progetti è di esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione della Fondazione di Comunità Milano.

Se non si è già registrati nella intranet di fondazione Comunità di Milano, è necessario inviare una email alla Direzione Servizi per la Ricerca, Settore progettazione della ricerca (officina.pesh@unimi.it) indicando:

Nome e cognome:
Codice fiscale:
Dipartimento di afferenza (o di riferimento se non si ha un contratto in essere con l’ateneo):
Contatto telefonico:
Bando cui si intende rispondere:
Ruolo nel progetto (ente coordinatore, ente unico, partner):

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Documenti utili a cura di Fondazione di Comunità

1. Guida alla compilazione della descrizione dettagliata di progetto 

2. Guida alla compilazione del piano economico

3. Tutorial alla compilazione del progetto

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Documentazione e scadenze interne

Per partecipare è necessario inviare a officina.pesh@unimi.it, la seguente documentazione opportunamente compilata entro il giorno 15 marzo 2021

  1. autorizzazione del dipartimento a partecipare come COORDINATORE del progetto oppure l’autorizzazione del dipartimento a partecipare come ENTE PARTNER del progetto (utilizzare solo i fac simile qui disponibili).
    (Esclusivamente a fronte di questa dichiarazione sarà possibile procedere con la sottoscrizione da parte del Rettore - Rappresentante Legale - della documentazione richiesta dal bando)
     
  2. documento di sintesi generato alla fine della predisposizione della domanda.
    (Il documento si genererà alla fine del processo di presentazione della domanda e, una volta sottoscritto dal Rettore (Rappresentante Legale) dovrà essere caricato per finalizzare l'invio della domanda alla Fondazione)
     
  3. piano economico dettagliato del progetto e piano delle coperture (da scaricare dalla intranet di Fondazione Comunità di Milano)
    (Si raccomanda di leggere con attenzione le linee guida e si ricorda Preventivi per acquisto o noleggio di beni/attrezzature/servizi per importi superiori a € 10.000)
     
  4. accordo di partenariato, sia in caso di progetto presentato come capofila, che come partner.
     
  5. eventuale lettera di adesione al partenariato oppure eventuale accordo di rete, in caso di progetti che prevedano l’intervento di soggetti non partner, in forma libera, funzionale a descrivere a chiarire le modalità di raccordo e il ruolo a supporto del progetto.
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Contatti

Grant Office Physical Sciences and Engineering & Social Sciences and Humanities 
Settore Progettazione della Ricerca | Direzione Servizi per la Ricerca

E-mail: officina.pesh@unimi.it

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