Le fasi del progetto

Il progetto di valutazione del rischio stress lavoro-correlato dell’Università degli Studi di Milano si articola in fasi:

  1. Fase propedeutica
    La valutazione è stata avviata con la costituzione del Gruppo di gestione composto dalle figure di Ateneo impegnate sui temi della salute, della sicurezza e del benessere, con il compito di coordinare tutte le fasi del processo.
    Per una valutazione efficace dello stress lavoro-correlato è stato necessario identificare gruppi omogenei di lavoratori e lavoratrici esposti ai medesimi rischi psicosociali. Considerata la complessità organizzativa dell’Università degli Studi di Milano, si è scelto di adottare più criteri di suddivisione dei gruppi omogenei, avendo cura di valutare i rischi sulla base dei diversi ruoli, delle macrostrutture di appartenenza e del genere.
     
  2. Fase preliminare
    Durante la fase preliminare sono stati rilevati e analizzati gli indicatori organizzativi di natura oggettiva e verificabile legati allo stress lavoro-correlato, in riferimento a ciascun gruppo omogeneo individuato.
     
  3. Fase approfondita
    In questa fase, vengono approfondite le percezioni del personale riguardo ai rischi psicosociali presenti nell’ambiente di lavoro, utilizzando un questionario rivolto al personale tecnico-amministrativo-bibliotecario, personale docente, ricercatrici e ricercatori, assegnisti e assegniste, specializzande e specializzandi.
    Il questionario è stato costruito nel rispetto della normativa, ma con una particolare attenzione al contesto accademico, con domande pertinenti con la realtà concreta del lavoro svolto in Università (percezione del lavoro, dei carichi, delle risorse, delle relazioni e dell’ambiente professionale). La compilazione del questionario è su base volontaria.
    Successivamente, attraverso focus group guidati, saranno approfonditi i risultati emersi dal questionario e raccolte le proposte di intervento, favorendo il confronto diretto e la partecipazione attiva.
     
  4. Pianificazione degli interventi
    Dagli esiti della valutazione possono derivare interventi di gestione dello stress lavoro-correlato, finalizzati a prevenire e/o ridurre i rischi eventualmente riscontrati.
    Gli interventi posso essere:
  • organizzativi, finalizzati a migliorare il modo in cui il lavoro è progettato, strutturato e gestito, per esempio, la riorganizzazione delle procedure, l’ottimizzazione dei flussi comunicativi, la definizione dei compiti e dei ruoli.
  • relativi al gruppo e alla leadership, finalizzati a migliorare il lavoro all’interno del gruppo di lavoro, ad accrescere le competenze dei lavoratori, a rafforzare le modalità di collaborazione e le attività di supporto e di gestione dei ruoli manageriali
  • individuali, volti a rafforzare le competenze e le risorse personali per gestire efficacemente lo stress e per supportare la persona in caso di difficoltà.

Documento di valutazione dei Rischi

La metodologia per valutare il rischio stress lavoro-correlato è stabilita dalla Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e si articola in due fasi:

  1. preliminare (obbligatoria): rilevazione e valutazione di indicatori oggettivi e verificabili come gli eventi sentinella (indici infortunistici, assenze per malattie, turnover, ecc.), e i fattori di contenuto e contesto del lavoro (ambiente di lavoro, carichi e ritmi di lavoro, relazioni interpersonali, ecc.)
     
  2. approfondita: da attivare se nella fase preliminare emergono criticità non risolte, con lo scopo di raccogliere la percezione soggettiva dei lavoratori sui fattori di rischio psicosociale presenti nel luogo di lavoro.

Le risultanze della valutazione confluiscono nel Documento di Valutazione dei Rischi, insieme alle indicazioni di interventi correttivi e preventivi. È previsto, inoltre, un monitoraggio nel tempo dell’efficacia degli interventi messi in atto e una periodica rivalutazione del rischio.