Assegni di ricerca - tipo A

Assegni di ricerca tipo A - III° call bando del 19/09/2023

Disponibile alla pagina Assegni di ricerca, il terzo bando dell'anno 2022, per l'attribuzione di 7 assegni post-doc di tipo A biennali.

In questo nuovo bando vengono ribandite le 7 linee di ricerca che sono andate deserte per mancanza di candidati o di candidati idonei nella selezione indetta il 23 dicembre 2022.

Nuovo termine per la presentazione delle domande: 7 novembre 2023 (ore 12:00).

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Assegni di ricerca - tipo A

Il reclutamento degli assegni post doc-di tipo A, disciplinato all’art 2 del Regolamento per gli assegni di ricerca, avviene nell'ambito del Piano Strategico di Ateneo e della programmazione delle risorse, secondo criteri e modalità condivise.

L’Ateneo si avvale di un modello di calcolo (algoritmo) approvato dal Consiglio di amministrazione, per definire la distribuzione delle posizioni tra i dipartimenti, all’interno delle risorse che sono appositamente destinate dal bilancio di previsione.

Ogni anno saranno previsti due bandi, indicativamente nei mesi di maggio e novembre.

I Dipartimenti, entro la data stabilita di volta in volta dall’Ateneo, saranno chiamati a deliberare in merito al numero di assegni post doc-di tipo A da bandire e al numero di assegni eventualmente da rinnovare tra quelli in scadenza nell’anno, tenuto conto delle motivazioni espresse dai docenti referenti e nell’ambito della programmazione triennale di ciascun Dipartimento.

Per gli assegni di nuova attivazione, il Consiglio di Dipartimento indica le linee di ricerca che intende sviluppare con l’apporto degli assegnisti, individuandole tra quelle proposte dai professori, dai ricercatori a tempo indeterminato e a tempo determinato di tipo B appartenenti al Dipartimento, dopo averne accertata la congruità rispetto alle finalità scientifiche del Dipartimento, considerando:

  • ogni linea deve essere proposta da almeno due docenti, ogni docente può proporre una sola linea di ricerca
  • possono essere proponenti di linee di ricerca per l’attivazione di assegni i docenti definiti “attivi nella ricerca” secondo i criteri stabiliti dagli Organi dell’Ateneo, che assicurino un numero di anni di servizio almeno pari alla durata dell’assegno
  • le linee di ricerca indicate devono essere sostenute dal Dipartimento, che deve impegnarsi a garantire il regolare svolgimento dei progetti dei candidati, ove fruitori di assegno, mettendo a disposizione le proprie risorse strutturali, strumentali e di personale
  • per ciascuna linea di ricerca proposta deve essere indicato il settore di riferimento, scegliendolo fra i settori scientifici ERC (European Research Council)
  • per ogni linea occorre indicare i docenti di riferimento, con i rispettivi settori concorsuali e settori scientifico-disciplinare, e i nominativi di cinque esperti della materia, esterni all’Ateneo, appartenenti ad altre università o a enti di ricerca pubblici o privati, ai fini della costituzione della sottocommissione
  • per ogni linea di ricerca, il dipartimento propone inoltre il nominativo di un professore o ricercatore a tempo indeterminato o a tempo determinato di tipo B dell’Ateneo, esperto nella materia, che farà parte della sottocommissione giudicatrice.

La valutazione dei candidati e lo svolgimento dei colloqui, spetta ad una sottocommissione di cinque membri, composta:

  • dal Direttore del Dipartimento interessato alla linea di ricerca o da un suo delegato
  • da uno dei rappresentanti d’area della Commissione di Garanzia, che funge da Presidente
  • da un professore o ricercatore a tempo indeterminato o a tempo determinato di tipo B dell’Ateneo, esperto nella materia, proposto dal Dipartimento in fase di presentazione della linea di ricerca
  • dai due esperti della materia esterni, sorteggiati dalla Commissione di Garanzia all’interno della rosa dei cinque proposta dallo stesso Dipartimento
  • un supplente.

Non possono far parte della sottocommissione i docenti proponenti la linea di ricerca oggetto della selezione.

Qualora il Dipartimento proponga più assegni per la stessa linea di ricerca, non potrà esserci più di un vincitore per ogni docente referente tra i proponenti della linea.

La notizia del bando è pubblicata, oltre che sul sito dell’Ateneo, sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e sul Portale europeo per la mobilità dei ricercatori. La durata minima di pubblicazione del bando non può essere inferiore a trenta giorni.

Le domande di partecipazione alle selezioni devono essere presentate entro il termine di scadenza stabilito dal bando, tramite l’apposita procedura online predisposta dall’Amministrazione

Requisiti di partecipazione alle selezioni:

  • il dottorato di ricerca o titolo equivalente conseguito all’estero o, per i settori interessati, il titolo di specializzazione di area medica corredato da un’adeguata produzione scientifica, è requisito obbligatorio
  • l'assenza di condanne penali.

L'assegno di ricerca non è cumulabile con altre borse di studio. ad eccezione di quelle concesse da istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all'estero, l'attività di ricerca dei titolari.

Ulteriori informazioni per quanto concerne gli assegni di tipo A, sono reperibili nel Regolamento per gli assegni di ricerca

Contatti:

assegni.postdoc@unimi.it

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Trattamento fiscale dell'assegno di ricerca

L'assegno di ricerca è soggetto al contributo Inps della gestione separata del lavoro autonomo (aliquota massima pari a 1/3 del 35,03%), mentre è esente dall'Iperf e pertanto non va dichiarato nella dichiarazione dei redditi. Annualmente sarà scaricabile dal portale pubblico Unimi il modello CU che riporterà comunque l'esenzione dell'assegno ai sensi della Legge 476/1984; anche i cedolini dei pagamenti sono scaricabili nella sezione Cedolini e dettagli pagamenti.

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