Radioprotezione
Radioprotezione
Procedure e documenti
Le strutture universitarie che intendono avviare una pratica radiologica consistente nella detenzione e nell’impiego di sostanze radioattive e/o apparecchiature radiogene, devono comunicarlo preventivamente all'Ufficio Igiene e Sicurezza dell'Unità di Staff I Livello Salute e Sicurezza delle persone nei Luoghi di Lavoro affinché il Rettore possa avviare, in qualità di datore di lavoro, l'iter previsto dalla vigente normativa.
L'Ufficio Igiene e Sicurezza provvede ad acquisire, ove necessario, la relazione contenente la valutazione dei rischi e le indicazioni di radioprotezione da adottare. Questa relazione, redatta dall’esperto di radioprotezione incaricato:
- consente al responsabile ed al preposto alla pratica radiologica di implementare le indispensabili misure di protezione;
- accompagna la comunicazione preventiva che l'Ateneo deve inoltrare agli enti di controllo.
La comunicazione di cui al punto 2), in base alle specifiche disposizioni di legge può consistere in una semplice notifica o in una istanza di nulla osta.
La pratica radiologica, inclusa la consegna e l'installazione di generatori di radiazioni (es.: diffrattometri a raggi X, microscopi elettronici) o la fornitura di materie radioattive, potrà avere inizio, a seconda del regime autorizzativo previsto, dopo 30 giorni dall'invio della notifica o dopo la concessione di un apposito nulla osta da parte della competente Prefettura.
La Circolare Prot. 12432/16 del 11.11.2016 ha introdotto nuove procedure per la realizzazione della sorveglianza fisica e medica del personale destinato ad attività comportanti l’utilizzo di sostanze radioattive e/o apparecchiature radiogene (vedi Tabella riassuntiva).
N.B.: il regolamento di Ateneo è in corso di aggiornamento
Attività con sorgenti non sigillate
Le attività svolte o che si intende svolgere presso i laboratori autorizzati all’impiego di sostanze radioattive non sigillate devono essere descritte in un protocollo operativo scritto (MODULO RX Protocollo non sigillate) da consegnare, per la valutazione dell’esposizione del personale, all’esperto qualificato.
Attivazione sorveglianza fisica e medica del personale
Sorveglianza
La sorveglianza fisica (valutazione delle dosi, classificazione, monitoraggio delle esposizioni), nonché l’eventuale sorveglianza medica, del personale che sarà destinato ad utilizzare sostanze radioattive e/o apparecchiature radiogene deve essere attivata compilando imoduli:
Revisione
La revisione delle classificazioni del personale che già svolge attività con utilizzo di sostanze radioattive e/o di apparecchiature radiogene radiazioni ionizzanti, anche qualora non classificato lavoratore esposto di Categoria A o di Categoria B, deve essere realizzata compilando i moduli:
N.B. La data di emissione del giudizio di idoneità da parte del medico competente o del medico autorizzato sarà considerata data di inizio effettivo dell’attività comportante esposizione a radiazioni ionizzanti.
Cessazione attività lavoratori esposti
Per il personale classificato lavoratore esposto di Categoria A o di Categoria B che ha concluso l'attività comportante esposizione a radiazioni ionizzanti la visita medica di chiusura deve essere chiesta con il Modulo RX5 - Cessazione attività.
N.B. La visita medica di chiusura dovrà essere chiesta anche per le lavoratrici in gravidanza e il personale destinato a svolgere missioni di studio o ricerca all’estero qualora l'attività ivi svolta non comporti esposizione a radiazioni ionizzanti.
Accesso alle zone classificate
La regolamentazione degli accessi alle aree classificate ai fini della radioprotezione deve essere documentata da un elenco scritto del personale autorizzato all’accesso. Detto elenco deve essere riportato sul MODULO RX Accesso ed aggiornato con frequenza trimestrale.
Strumentazione di radioprotezione
Qualora un laboratorio sia dotato di propria strumentazione di radioprotezione (es.: contaminametro), questa dovrà essere soggetta ad un piano di taratura in base alle indicazioni fornite dal costruttore, nonché secondo la buona prassi. Il piano di taratura, i riferimenti ai certificati prodotti dai laboratori ai quali la taratura è stata affidata e la verifica che lo stato di funzionamento dell'apparecchiatura è conforme ai requisiti di utilizzo devono essere registrati per mezzo della SCHEDA taratura strumentazione.
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